con Mirko Cerchi
Silhuoette e scene
Mirko Cherchi
musica dal vivo Sergio Pugnalin
Regia Manuela Tamietti
I CAVALLI BIANCHI di A.Palazzeschi –
Nel 2014 cade il quarantennale della morte del poeta Aldo Palazzeschi (alias Aldo Giurlani), nato a Firenze nel 1885 e morto a Roma nel 1974. Un poeta considerato tra i principali del Novecento le cui opere spesso sono poco conosciute e a cui la versatilità di Mirko Cherchi, attore e appassionato di ombre cinesi restituisce vitalità e originalità in un messa in scena che vuole rispettare l’acrobaticità dell’ispirazione del poeta. Lo spettacolo corre grazie alla leggerezza del sogno e del sorriso perché come diceva Palazzeschi: “Bisogna abituarsi a ridere di tutto quello di cui abitualmente si piange, sviluppando la nostra profondità. L’uomo non può essere considerato seriamente che quando ride.”
I cavalli bianchi – del 1905 è la prima raccolta di poesie del poeta e rappresenta un viaggio quasi sperimentale tra elementi religiosi e fiabeschi che appartengono a tutta la vasta cultura e simbologia delle tradizioni italiane. Una raccolta quasi introvabile, stampata per uno stretto numero di persone: amici, poeti e letterati ai quali l’autore chiederà consiglio sulla qualità delle poesie. Un percorso di crescita letteraria tenuto volutamente nascosto dal poeta, per riservatezza e timidezza e che ci dà un esempio di umiltà e genialità che rende Palazzeschi un autore di tutti, per tutti e la cui figura merita di essere rivisitata.
Lo spettacolo. In scena un attore e un musicista. Tra poesie, pensieri, musica dal vivo e una rivisitazione del teatro d’ombre (tanto in voga in Europa dal ‘700 sino all’avvento del cinema) gli interpreti conducono gli spettatori di ogni età in un viaggio ritmato e sorprendente, alla scoperta della poesia di Palazzeschi. Lo spettacolo contiene immagini e situazioni irrazionali, magiche, incantesimi che si ripetono da un tempo infinito e per l’eternità destinati a ripetersi. Si incontrano individui e personaggi, creature ed elementi/simbolo come croci, chiese, santuari, suoni di campane e alti cipressi custodi di luoghi sacri, ma anche uomini misteriosi avvolti in neri mantelli, vecchie di cent’anni che custodiscono terribili segreti, grandi castelli e minuscole case di legno, treni che passano e animali curiosi, figure delicate vestite di bianco che appaiono dal nulla, incuranti della gente che li osserva.
Guarda il video I Cavalli Bianchi con M.Cherchi e S.Pugnalin